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in Storie di Marketing

Il segreto numero 1 nel marketing per i Ristoranti

Fare pubblicità per alcune categorie di clienti è più facile. Non nascondiamoci dietro una foglia di rosmarino (come diceva il mio prof di italiano).

Categorie come ristoranti, pizzerie, negozi di arredamenti e in genere tutto ciò che è esteticamente bello o buono da mangiare rende tutto più semplice.

E’ molto diverso invece farsi pubblicità nel mondo industriale, perché è veramente difficile rendere interessante un’ azienda che produce tubi di ferro o cuscinetti metallici. La sfida per pubblicizzare queste attività è veramente ardua.

Oggi vorrei parlare però di un problema che affligge i proprietari di ristoranti, di pizzerie, di osterie; per farla breve, tipologie di attività commerciali dove si mangia.

Questo problema li affligge talmente tanto che non ci dormono la notte, che li attanaglia nel giorno di chiusura e nel loro tempo libero.
Il loro problema? Il locale è mezzo vuoto, il ristorante non decolla, anche se ha aperto da più di 6 mesi. Ma come mai? Quale è la soluzione a tutti i suoi problemi secondo lui?

Secondo il nostro ristoratore la soluzione è:

“ho bisogno di maggiore visibilità!”

E ci risiamo…

Nella vita vera non posso rispondere in maniera così decisa così ad un cliente ma, siccome siamo qui fra noi, posso sbilanciarmi un pò, senza troppi filtri. Non volevo dirlo ma sono obbligato… non lo trattengo più:

COSA CACCHIO DICI??!!!??

Quindi secondo te la soluzione a tutti i mali è la maggiore visibilità, che il sito sia più visibile, che le campagne su Google creino maggiori risultati, che si facciano campagne Facebook, sono tutti strumenti magici per trasformare il suo locale semi-vuoto in un ristorante pieno.

Voglio svelarti un segreto, un segreto talmente segreto che se lo commercializzi diventi ricco.

L’unica strategia per trasformare un ristorante vuoto in un ristorante pieno è:

Te da fè da magnè mei!

 

So che il dialetto romagnolo è compreso in tutto il globo, ma per dovere lo trauduco: Devi fare da mangiare meglio.

Ora provate ad immaginare cosa succederebbe se dicessi una cosa del genere ad un cliente con un ristorante. Immaginate il casino, con tanto di frasi “lei non sa chi sono io”, “io ho studiato dai migliori chef interplanetari”, “a me Carlo Cracco mi spiccia casa” ecc ecc.

Insomma, verrei preso come minimo a male parole.

Per supportare questa mia teoria, vorrei raccontare la storia di un ristorante/agriturismo non lontanissimo dalla mia città, nella “famosissima” città di Roncofreddo (ok lo ammetto è un posto che non conosce nessuno al di fuori della mia zona).

Questo agriturismo è aperto da molto tempo ed è il classico posto dove mangiare in pieno stile romagnolo. No chef, no supermegacuochi con specialità sopraffine. Alla data attuale (Dicembre 2017) questo agriturismo non ha (ribadisco NON HA):

  • Sito Internet
  • Facebook (l’unica pagina attualmente presente è stata creata direttamente da facebook dagli interessi degli utenti, quindi non ufficiale e non gestita)
  • Gestione Tripadvisor (pagina creata dagli utenti ma non gestita)
  • Inserzioni in nessun portale legati a ristoranti o generalisti

Oltre a ciò, già la mia città non è una grande città, ma la zona di Roncofreddo è veramente lontano dai centri abitati e dalle città; per arrivarci ci vogliono 25 minuti di macchina. Non è in un centro abitato e non ha nessun centro commerciale/negozio nel raggio di chilometri.

Detto in poche parole, è in culo ai lupi.

Perché vi sto parlando di questo agriturismo? Perché sono anni che per poter mangiare in questo posto bisogna prenotare 2 settimane prima, altrimenti praticamente ti ridono in faccia e rimani senza cena/pranzo.

Ritorniamo quindi sul nostro ristorante mezzo o tutto vuoto. Pensi davvero che gli serva maggior visibilità? Pensi davvero che per essere pieno appena scrivo “ristoran” (senza nemmeno finire la parola) debba comparire il suo nome su Google? O che con più fan su Facebook i suoi affari tutto ad un tratto cambierebbero? Che con un cartellone più grande sulla strada risolverebbe qualcosa?

Ora, non sto dicendo che tutto ciò non serva (ci mancherebbe altro). Un ristorante è una azienda come tutte le altre, e una certa presenza pubblicitaria deve averla soprattutto per comunicare i nuovi menù, gli eventi o le serate che organizza. Ma che dai mezzi pubblicitari derivi il suo successo, scusate l’arroganza, penso che sia una sonora minchiata.

Quindi, la regola è una sola (per chi se la fosse persa qualche riga sopra): Devi fare da mangiare meglio!

Domanda e compito della settimana: sono l’unico a pensarla così?

 

Medito gente. Medito.

Autore: Michele Prati.
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