Migliora le tue presentazioni in pubblico con 7 semplici trucchi
Oggi prendo spunto da un articolo molto interessante sul public speaking letto su “presentation blogger” (parlo come mangio: parlare in pubblico).
Public speaking non vuol dire solo presentare ad una supermegagigagalattica riunione dove ci sono 1500 spettatori, ma significa anche parlare durante una riunione, oppure significa presentare ad altre 3 persone un progetto su cui si è lavorato;
insomma è utile in diversi campi lavorativi, soprattutto se avete a che fare con delle persone e non solo dei computer/macchinari.
Pensate che parlare in pubblico non vi riguardi? Pensate che le tecniche per parlare in pubblico siano delle fesserie inutili?
Beh allora probabilmente sei quello che ne avrebbe più bisogno.
Comunque la vediate, l’arte di parlare in pubblico è stupenda ma soprattutto è fatta di concetti semplici, talmente semplici e basilari che a volte si arriva a pensare che un consiglio dato sia “banale”. Nonostante i suggerimenti “banali”, molto spesso si tende a dimenticarli, dando per scontato il motivo di una presentazione e l’oggetto della presentazione, ritrovandoci troppo impegnati nel rispettare l’infinito elenco di concetti da esporre, oppure impegnati troppo spesso nel non fare una brutta figura davanti agli altri o a cercare di ricordare tutto quello che si voleva dire.
La prima regola di un discorso in pubblico (come per molte altre cose nella vita tra l’altro) consiste nel farsi sempre la domanda: qual è il mio obiettivo di oggi?
Il resto? leggetelo qui sotto dall’articolo che ho tradotto e interpretato per voi.
Migliora le tue presentazioni in pubblico con 7 semplici trucchi
Che tu sia un oratore esperto o che tu stia facendo per la prima volta una presentazione, c’è sempre spazio per migliorare le tua capacità di parlare in pubblico. In questo post condividerò come migliorare le tue presentazioni in pubblico usando semplici 7 trucchi che mi hanno aiutato quando ho iniziato a fare questo lavoro, e che mi continuano ad aiutare ogni giorno nel mio lavoro.
1 – PIANIFICA
Il miglior modo per iniziare una presentazione è un foglio di carta bianca.Quando devi fare un discorso in pubblico o una presentazione, comincia la tua pianificazione “alla vecchia” con carta e penna. Incomincia il tuo lavoro chiedendoti: Qual è l’oggetto del mio discorso? Che cosa devono sapere le persone che mi ascoltano? Come posso aiutare le persone che mi ascoltano con le loro frustrazioni o problemi riguardo l’argomento che andrò a presentare? Che cosa mi piacerebbe facessero le persone che mi ascoltano subito dopo il mio discorso?
Come seconda cosa pensa a cosa dovrai dire nel tuo discorso. Nella fase iniziale, non è necessario che tu scriva tanti dettagli. Scrivi solo i punti principali del tuo discorso.
2 – BUTTA VIA IL TUO SCRIPT
Sì hai letto bene, buttalo via! Per migliorare la tua abilità di parlare in pubblico devi imparare a farlo in maniera naturale, come se fosse una conversazione normale. E’ difficile ottenere una conversazione naturale quando hai imparato il tuo discorso parola per parola. Invece di cercare di ricordare parola per parola il discorso, fai pratica cercando di esporre il tuo discorso senza uno script precostituito. Se poi hai abbastanza tempo, il massimo è registrarsi con il microfono o con la telecamera. Scoprirai così dei punti dove hai bisogno di aggiungere altre informazioni, ma soprattutto troverai dei punti del tuo discorso che puoi tagliare (fidati, la maggior parte delle volte devi tagliare).
3 – USA POWERPOINT COME SUPPORTO
PowerPoint è uno strumento incredibile, se usato correttamente per le tue presentazioni.
Il problema è che la maggior parte dei presentatori usa PowerPoint come strumento per se stessi, riempiendo le slide di elenchi puntati per ricordare loro cosa dire durante il discorso. Questo non ti aiuterà nel discorso, perché ti troverai spesso a guardare lo schermo; cosa ancora peggiore non aiuterà chi ti ascolta, perché il tuo pubblico fisserà lo schermo e leggerà lo schermo invece di ascoltarti, concentrandosi su quello che hai scritto invece che sul tuo discorso. PowerPoint dovrebbe essere usato solo quando hai ben chiaro in mente cosa dire. A quel punto sarà più semplice scrivere delle slide che ti facciano da supporto piuttosto che ti distraggano. Ricorda che le persone sono lì per vedere te mentre PowerPoint è lì per supportare il tuo discorso, non il contrario.
4 – DECIDI LA PRIMA COSA CHE DIRAI ALL’INIZIO DEL DISCORSO
La parte più impegnativa del discorso è sapere e decidere cosa dire come prima cosa. Quello che dirai farà una buona impressione? Mostrerà che hai confidenza? Riuscirà a catturare l’attenzione del tuo pubblico? Sapere cosa dire all’inizio del tuo discorso è ancora più difficile se è il tuo primo discorso in pubblico.
Ecco cosa fare:
Assicurati che le slide di PowerPoint siano chiuse (schermo nero) quando entrerai sul palco o in riunione, e non accenderle fino a quando non avrai iniziato il tuo discorso.
La tua prima frase dovrebbe essere collegata all’argomento che andrai a trattare nel tuo discorso. Questo sarà il tuo gancio. Fai una domanda o una affermazione e fermati per un attimo. Un consiglio: la prima cosa che dite non dovrebbe essere “Buongiorno, grazie mille per essere qui…” (anche se purtroppo è quello che la maggior parte dei discorsi incominciano così…).
E’ ammesso parlare mentre si cammina nel mezzo del palco o della sala riunioni.
5 – CONTROLLA IL TUO LINGUAGGIO DEL CORPO
Quando parli al tuo pubblico è normale voler sembrare più naturali possibile e a proprio agio. Puoi controllare il tuo linguaggio del corpo solo essendo ben allenato e conoscendo molto bene il tema che andrai ad affrontare. Quando parliamo di qualcosa che conosciamo molto bene, il nostro linguaggio del corpo risulterà molto più naturale. Quando osservo persone in riunione che non sono molto preparate, il loro linguaggio del corpo inizialmente è terribile, per poi migliorare durante la parte delle domande e risposte. Un cattivo linguaggio del corpo vuol dire essere rigidi e nervosi cercando di ricordare il proprio discorso parola per parola e tende a migliora durante la fase finale delle domande perché non si cerca più di seguire lo script (in pratica per essere e sembrare rilassati, la parte va imparata molto ma molto bene).
6 – SENTITI A TUO AGIO CON I SILENZI E LE PAUSE
Non è necessario riempire ogni secondo del tuo discorso con le parole. Se parli veloce o cerchi di riempire i silenzi, il tuo discorso sarà difficile da seguire. Sentirsi a proprio agio con i silenzi mostra la confidenza che abbiamo in qualunque tipo di dialogo, più che mai nei dialoghi in pubblico. Parla un pò più piano del normale, non avere paura delle pause. Dove normalmente metteresti un riempitivo alla fine della frase, mettici una pausa di uno o due secondi e prosegui al punto successivo. Per me questa è la parte più odiosa dei discorsi; per chi non sapesse cosa sono i riempitivi provo ad elencarli: eeee, mmmm, iiii, oooo, aaaa… insomma tutti quei prolungamenti dell’ultima sillaba per non avere silenzio fra una frase e l’altra. Sono talmente odiosi e fastidiosi che dopo un pò disconnettiamo il cervello pur di non sentirli più. Tradotto più semplicemente: ogni tanto, chiudi quella ca..o di bocca.
7 – FAI IN MODO DI NON PROLUNGARTI TROPPO NELLA PARTE DOMANDE E RISPOSTE
Quando si arriva al punto delle domande e delle risposte alla fine della presentazione (e ovviamente siamo competenti in materia), iniziamo a rilassarci perché capiamo che il discorso sta finendo. Non permettere che questo però ti faccia perdere concentrazione.Devi essere concentrato durante le domande e le risposte in modo da non dilungarti troppo, anche perché questo ti aiuterà nel farti sembrare in confidenza con il tema e in confidenza con le tue risposte. Inoltre allungare la sessione domande e risposte potrebbe generare ulteriori domande dalle altre persone.Taglia corto. Se ti accorgi che una risposta necessiterebbe di troppo tempo per essere affrontata, prendi in considerazione di chiedere di fare un riassunto della risposta e negare una risposta completa a causa dei limiti di tempo che ti sono concessi.
Medito gente. Medito.
Autore: Michele Prati.
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